martedì 31 gennaio 2012

Non mi interessa




“Non mi interessa cosa fai per vivere, voglio sapere per cosa sospiri



e se rischi il tutto per trovare i sogni del tuo cuore.

Non mi interessa quanti anni hai, voglio sapere se ancora vuoi rischiare di 

sembrare stupido per l’amore, per i sogni, per l’avventura di essere vivo.

Non voglio sapere che pianeti minacciano la tua luna, voglio sapere se hai 

toccato il centro del tuo dolore, se sei rimasto aperto dopo i tradimenti della 

vita o se ti sei rinchiuso per paura del dolore futuro.

Voglio sapere se puoi sederti con il dolore, il mio o il tuo; se puoi ballare 

pazzamente e lasciare l’estasi riempirti fino alla punta delle dita senza 

prevenirti di cautela, di essere realisti, o di ricordarci le limitazioni degli

 esseri umani.

Non voglio sapere se la storia che mi stai raccontando sia vera.

Voglio sapere se sei capace di deludere un altro per essere autentico a te 

stesso, se puoi subire l’accusa di un tradimento e non tradire la tua anima.

Voglio sapere se sei fedele e quindi hai fiducia.

Voglio sapere se sai vedere la bellezza anche quando non è bella tutti i giorni.

Se sei capace di far sorgere la tua vita con la tua sola presenza.

Voglio sapere se puoi vivere con il fracasso, tuo o mio e continuare a gridare 

all’argento di una luna piena: SI!

Non mi interessa sapere dove abiti o quanti soldi hai, mi interessa se ti puoi 

alzare dopo una notte di dolore, triste o spaccato in due, e fare quel che si deve 

fare per i bambini.

Non mi interessa chi sei, o come hai fatto per arrivare qui, voglio sapere se 

sapresti restare in mezzo al fuoco con me e non retrocedere.

Non voglio sapere cosa hai studiato, o con chi o dove, voglio sapere cosa ti 

sostiene dentro, quando tutto il resto non l’ha fatto.

Voglio sapere se sai stare da solo con te stesso, e se veramente ti piace la 

compagnia che hai ….nei momenti vuoti.”
Scritto da un’indiana della tribù degli Oriah - 1890

(ringrazio la persona che si nasconde sotto il nome ambizioso di Marchese de Sade, perchè mi ha fatto conoscere questa bellissima poesia)

Pensieri...




sabato 28 gennaio 2012

La sindrome di Rubens - Giveaway

Amici mi consigliano di fare un giveaway del mio libro e io dico: perchè no?
Dunque detto fatto!
Da oggi parte il giveaway de La sindrome di Rubens!

La sindrome di Rubens

Durante la visita al museo Thyssen Bornemisza di Madrid, Lidia si ferma a guardare un’opera di Rubens, vicino a lei c’è un giovane che pare affascinato quanto lei dal quadro. 
Un visitatore come un altro, un uomo affascinante e sconosciuto da cui viene irresistibilmente attratta. Quello che fanno nel museo non è previsto, né logico ma è reale come la passione che li travolge.
Lui non parla la sua lingua, le lascia solo un nome e un indirizzo mail. Non è il suo, è quello di un famoso professore di storia dell’arte, Matthias Sallmann. Lidia lo vede in televisione e si accorge che l’uomo bellissimo, esperto studioso di arte, non è lo sconosciuto che l’ha amata. Il professore sostiene una teoria chiamata sindrome di Rubens che scatenerebbe i sensi di alcune persone, portandole a essere travolte dalla passione più sfrenata. Lidia pensa di esserne stata colpita e scrive a Sallmann per avere informazioni. Incontrerà così il professore ma anche lo sconosciuto del museo. Da loro imparerà a indagare le misteriose vie che legano l’eros all’arte.





Per partecipare al giveaway dovrete seguire queste due semplici indicazioni:


1. commentare questo post dicendo perchè vorreste leggere il libro;
2. diventare follower del blog.


Semplicissimo!
Avete tempo fino alle 12 del 14 febbraio 2012.


Per il giorno di San Valentino vi dirò chi è il fortunato vincitore!
In bocca al lupo

giovedì 26 gennaio 2012

Distratto

Elisa ha scritto una canzone stupenda e l'interpretazione di Francesca mi piace molto.




Può accadere di incontrare persone che non ci considerano o semplicemente non ci vedono come noi vediamo loro.
Può accadere di essere noi i distratti e non vedere chi ci è accanto, se non quando è troppo tardi.
A qualsiasi categoria apparteniate:
buona notte!

Parlando di... Karl

Oggi vi parlo di Karl.
Lui è il primo personaggio delle sindrome, è a lui che ho pensato per primo.
Lidia è arrivata dopo, per completarlo, come una novella Eva.
Karl è cresciuto in ombra, sotto la protezione soffocante di chi lo ama e anela la libertà.
Credo che gli lascerò raccontare qualche particolare della sua storia:



"Un rabbia simile a impotenza lo agitava, ormai quella sensazione era parte di lui.
Da quando aveva iniziato a lavorare a tempo pieno con suo fratello aveva sempre i nervi a fior di pelle, gli mancava la tranquillità del suo studio, l’eccitante frenesia di portare a termine un’opera. Sapeva benissimo di essere un artista mediocre ed era fortunato, seguire il famoso fratello gli avrebbe permesso di avere i contatti giusti, farsi conoscere almeno come critico.
Matthias aveva fatto di lui il suo addetto stampa. Karl non amava le relazioni pubbliche e anche quella giornata pareva doversi concludere con estenuanti sorrisi e penose strette di mano."

Karl è l'uomo che per primo sarà vittima della sindrome.


Il modello della foto è Jack Mackenroth, in effetti forse è più bello di come mi immagino Karl, ma gustarsi gli occhi non è mai male, giusto?

Buona giornata!



mercoledì 25 gennaio 2012

La signora dei funerali

Ciao!
Ho fatto dei cambiamenti sul testo del libro e quindi dovrò rivedere tutti i link di collegamento, mi sa che ho perso qualche passaggio...
Tutto bene?
Io ho terminato la lettura de
"La signora dei funerali" di Madeleine Wikcham, il vero nome di Sophie Kinsella.


Fleur Daxeny è bella e affascinante, ma soprattutto è una donna senza scrupoli. Fornita di uno straordinario guardaroba di eleganti abiti neri, dopo aver letto i necrologi sul "Times", Fleur si imbuca ai funerali e alle commemorazioni dei ricchi puntando a conquistare i vedovi inconsolabili. Dopo averli sedotti e soprattutto dopo aver messo mano alle loro carte di credito, e tutto questo con recalcitrante figlia al seguito, Fleur scompare senza lasciare tracce fino all'incontro con una nuova vittima ignara. Questo giochetto le riesce più volte fino al giorno in cui la donna incontra il noioso e prevedibile Richard Favour, alla commemorazione dell'amata moglie. Ancora una volta, da vera professionista, Fleur riesce a far breccia nel cuore del vulnerabile vedovo, ma le cose non vanno esattamente come lei aveva previsto.


Questa autrice riesce sempre a creare dei bei personaggi, questa volta la protagonista non mi è piaciuta, è troppo abbozzata, mentre Richard, Anthiny e Zara sono stupendi.
Mi è piaciuto meno de "la regina della casa" e della serie "I love shopping" però è una lettura piacevole di svago. Perfetta sotto l'ombrellone!

Se qualcuno dovesse mai passare da queste parti, gli lascio Adele:


sabato 21 gennaio 2012

Le vendite su Lulu.com


Sono felicissima perché "La sindrome di Rubens" è il libro più venduto nel segmento romanzi rosa di Lulu.com 

Mentre su Amazon l'ebook è al 6 posto della Top 100 dei romanzi erotici, sono senza parole!

Buonissimo sabato e anche domenica! 

giovedì 19 gennaio 2012

Ancora su Rubens

Ho trovato questo interessante post nel blog di orsosognante, lo condivido con voi.
Dateci un'occhiata, ci sono molte osservazioni interessanti!



Rubens, Il satiro e la fanciulla, Collezione Principe del Liechtenstein

Autrici

Girellando per il web ho trovato questo romanzo a puntate e mi pare molto ben scritto vi lascio il link


http://risolibarbara.blogspot.com/p/i-miei-libri.html?spref=bl


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L'autrice Barbara Risoli sembra proprio sapere il fatto suo!


Vedremo come procede la storia^^


Io sto leggendo il libro di Federica Bosco "Innamorata di un angelo" ed è stupendo!

martedì 17 gennaio 2012

Rosie's Lullaby

Malinconia.
oggi è stata una di quelle giornate in cui avrei voluto non  ricordare chi ero, dove vivevo e nemmeno chi amavo.
Non avere lacci e fuggire





sabato 14 gennaio 2012

Emmaus



 

"Abbiamo tutti sedici, diciassette anni – ma senza saperlo veramente, è l’unica età che possiamo immaginare: a stento sappiamo il passato”.


Noi e loro. Un romanzo scritto in prima persona plurale.
Romanzo complesso e a tratti illuminante nella descrizione dell’alta e bassa borghesia, sublime descrizione di una certa gioventù cattolica attiva. E nello stesso tempo di certa giovinezza estrema e autodistruttiva.
Il gruppo è disintegrato dal contatto con Andre, quasi la giusta punizione, di verghiana memoria, per aver tentato la scalata sociale. Ma il confine c’era davvero? Mi rimane questo dubbio, gli eccessi mistico-altruistici del Santo sono poi così lontani dalle sfide erotiche di Andre?
La tormentata adolescenza, che mal si riconosce nella generazione precedente, cerca una via di fuga e di affermazione e, inesorabilmente, percorrendo le vie più tortuose, ritorna nel luogo da cui voleva fuggire.
La figura di Andre è affascinante, riesce a cogliere in ognuno dei quattro ragazzi il punto debole e metterlo a nudo. Ma non per ferirli ma per renderli consapevoli e, a suo modo, liberi. Purtroppo è difficile sopportare il peso della verità, soffocati dall’educazione e dalla stessa immagine che hanno di sé.
Così Bobby, che tanto voleva la musica, grazie a Andre potrà suonare fuori dalla chiesa e scoprire la bellezza in se stessa, senza una qualche motivazione. Il Santo diventerà il suo demone. Luca potrà capire chi ama.
Ognuno si perderà a se stesso e in se stesso, tranne l’ultimo.
Rimane una grande tristezza per la veridicità dello spaccato sociale che ne esce, per le persone che si perdono, ma soprattutto per la fine della giovinezza.
Baricco scrive benissimo, non c’è dubbio, è un vero piacere leggerlo. Non condivido completamente le idee del romanzo ma concordo pienamente con il finale: l’educazione che si ha ricevuto non si può rinnegare, entra in noi ed è noi, nel bene e nel male.

venerdì 13 gennaio 2012

Anoressia

Ho trovato questo appello nel blog di MP Black
non posso che condividerlo 

L'anoressia è una malattia grave e va curata seriamente.
Fate girare questa foto!


La bellezza è anche armonia e questa povera ragazza non ne ha proprio idea, 
meglio una curva in più che rischiare la vita.

Possiamo essere affascinanti e bellissime
 anche senza morire di fame.

Dobbiamo volerci bene noi per prime 
perché poi siano gli altri a volercene.

Se non ce la facciamo, chiediamo aiuto, 
non c'è nulla di cui vergognarsi,
se si è malati si va dal dottore.

Coraggio!

C'è un modo meraviglioso che aspetta solo di essere gustato

giovedì 12 gennaio 2012

Il fado di Mariza


Per augurare sogni d'oro

La sindrome di Rubens è acquistabile!

La sindrome di Rubens potete trovarla su Amazon.it!
In formato ebook

http://www.amazon.it/La-sindrome-di-Rubens-ebook/dp/B006WC6JAU/ref=sr_1_1?ie=UTF8&qid=1326381831&sr=8-1


La sindrome di Rubens
di Antonia Iolanda Cudil
5,14 euro

Sinossi


Durante la visita al museo Thyssen Bornemisza di Madrid, Lidia si ferma a guardare un’opera di Rubens, vicino a lei c’è un giovane che pare affascinato quanto lei dal quadro. 
Un visitatore come un altro, un uomo bello e sconosciuto da cui viene irresistibilmente attratta. Quello che fanno nel museo non è previsto, né logico ma è reale come la passione che li travolge.
Lui non parla la sua lingua, le lascia solo un nome e un indirizzo mail. Non è il suo, è quello di un famoso professore di storia dell’arte, Matthias Sallmann. Lidia lo vede in televisione e si accorge che l’uomo bellissimo, esperto studioso di arte, non è lo sconosciuto che l’ha amata. Il professore sostiene una teoria chiamata sindrome di Rubens che scatenerebbe i sensi di alcune persone, portandole a essere travolte dalla passione più sfrenata. Lidia pensa di esserne stata colpita e scrive a Sallmann per avere informazioni. Incontrerà così il professore ma anche lo sconosciuto del museo. Da loro imparerà a indagare le misteriose vie che legano l’eros all’arte.






Ma se preferite il fruscio della carta al tecnologico Kindle, potete sempre ordinarlo su Lulu.com

http://www.lulu.com/product/a-copertina-morbida/la-sindrome-di-rubens/18820105

La sindrome di Rubens

sabato 7 gennaio 2012

Da ridere

LETTERA DI LUCIANA LITTIZZETTO AD ANDREA BIAVARDI, DIRETTORE DEL
MENSILE "FOR MEN"

Lo confesso.

Ho ceduto alla tentazione di comprare la nuova rivista maschile
'For men magazine'.
Del resto, come potevo resistere agli affascinanti argomenti
annunciati dalla copertina (che, tra parentesi, ritrae un tizio con una
faccia da pirla e un asciugamano di spugna bianca che fa tanto 'figo da
spogliatoio' )?

Almeno quattro i titoli memorabili
- 'Falle dire basta stanotte!'
- 'Ricco entro Pasqua: 15 idee geniali'
- 'Trucchi: mangi il doppio diventi la metà '
- 'Smetti di fumare e voli ai Caraibi'.
Non vorrei deludere il geniale direttore Andrea Biavardi, ma a
far dire 'BASTA' a una donna siete già tutti bravissimi da soli poichè
di solito ne abbiamo abbastanza dopo i primi tre minuti.
La vostra difficoltà sta nel farle dire 'ANCORA!', al limite.
Ci pensi su, per il prossimo numero.
Riguardo allo slogan 'Ricco entro Pasqua' beh, signor Biavardi,
se vuole fare le cose fatte bene, nel prossimo numero alleghi anche due
simpatici gadgets: passamontagna e chiave inglese.
Alla promessa 'Mangi il doppio e diventi la metà ', invece,
tenderei anche a credere. Bisogna vedere la metà di cosa. Io se mangio
il doppio, signor Biavardi, divento l'esatta metà del Partenone, in
effetti.
Infine, sempre in copertina, campeggia la scritta 'Smetti di
fumare e voli ai Caraibi'.
Guardi signor direttore, io non ho mai conosciuto uno che abbia
smesso di fumare e che sia andato in un'isola tropicale a festeggiare.
In compenso ho sentito un sacco di gente che ha cominciato a
fumare sostanze illecite e s'è fatta certi viaggi senza neanche uscire
di casa che lei neanche si immagina.
Ma questo è solo l'inizio.
Una si illude che il peggio sia già tutto in copertina e invece
no, il meglio è all'interno!
A pagina 52 c'è un avvincente e istruttivo servizio con tanto di
foto redazionali su 'come slacciarle il reggiseno' che tiene conto dei
vari modelli (classico, seduttivo, sportivo...) .
A parte l'intelligenza del servizio in sè, vorrei soffermarmi
sul consiglio per slacciare rapidamente il modello sportivo, che è : 'se
lei è spiritosa dacci un taglio con le forbici!'.
Biavardi, io le garantisco che sono una donna alquanto
spiritosa, ma se un uomo che magari conosco da poco, in un momento di
intimità mi tira fuori dal taschino un paio di forbici, io come minimo
penso che sia il mostro di Milwaukee e nella migliore delle ipotesi gli
assesto un calcio nelle palle che il mese dopo il soggetto in questione
passa dal suo For Men Magazine a Donna Moderna.

A pagina 50 poi, si tocca l'apice grazie ad un servizio che
affronta la spinosa questione: 'Se l'iguana domestico ci prova con tua
moglie'.
Nell'articolo si sostiene infatti che ci sono diversi casi di
molestie sessuali da parte di iguana nei confronti di donne con il
ciclo.
Senta signor Biavardi, lei l'ha mai vista una donna col ciclo?
Mi segua signor direttore, non parlo di una donna in sella al motorino.
Parlo della donna in quei giorni lì. Ecco guardi, io in quei giorni ho
la cera del cugino IT e l'affabilità di Godzilla, non mi si
avvicinerebbe a meno di cento metri un velociraptor si figuri un
iguana.

E infine, l'apoteosi vera e propria: il test 'sei uno stallone o
una schiappa?'.
Le domande sono tra le cose più esilaranti che io abbia mai
letto in vita mia.
In pratica sei ritenuto uno stallone se rispondi sì a domande
come questa:
'Ti è mai capitato di farlo con una donna e poco dopo, con la sua
compagna di stanza?'
'Un sacco di volte! Alla casa di riposo 'Domus Mariae'.
O 'Di essere chiamato da una donna che ti chiede se può venire
da te alle nove del mattino?'
Sì certo, da una rappresentante della Folletto.
Mi fermo
qui. Donne, consoliamoci: noi una volta al mese avremo
pure le nostre cose, ma loro una volta al mese hanno For Men Magazine in
edicola. Mica lo so chi sta peggio!!
Saluti
Luciana