lunedì 24 dicembre 2012

Un gran brutto regalo di Natale

Sono profondamente amareggiata per una recensione che sta facendo il giro del web.
L'ha scritta una ragazzina di diciassette anni che, vista la giovane età, forse non avrebbe mai dovuto leggere "Rouge Club". Perché non lo ritengo un romanzo per ragazzine.
Non sono tanto i toni saccenti e crudeli che usa, nemmeno il fatto che ha pensato bene di postare i suoi pensieri cattivissimi (parole sue) la settimana di Natale, quanto il fatto che essendo così giovane probabilmente l'ha scaricato gratis da uno dei quattro siti che mettono a disposizione il mio ebook piratato.

Le critiche non mi hanno mai spaventata, fanno parte del gioco e le sopporto. Se fatte bene sono uno stimolo a fare meglio. Però quella non è una recensione ma una serie di assiomi volti a dimostrare che se la forma è buona, il contenuto è pessimo perché lei non la pensa così..
Quando io andavo a scuola avevo una brava insegnante che anche quando non la pensavamo come lei ci premiava comunque. Mi sa che questa ragazza non ha avuto la mia fortuna altrimenti non si spiega una frase del genere:

Ripeto, non sono le scene di sesso a scandalizzarmi, quando piuttosto sono rimasta colpita dall'assoluta freddezza con cui vengono raccontate nella maggior parte dei casi, come se fosse un qualcosa di puramente biologico e meccanico, come se bastasse solo una forte attrazione fisica per portarsi a letto Tizio o Caio per una settimana di seguito.

Il fatto che a lei non sia mai capitato, vista la giovanissima età, non implica che non possa accadere, con lo stesso criterio assoluto decide che Miriam non possa, avendo bisogno di soldi, cambiare lavoro senza guardare tanto per il sottile. 

I personaggi, soprattutto all'inizio sono molto piatti e, almeno personalmente, non riesco proprio a digerire la protagonsita della prima metà del libro: ha paura del suo capo ma si eccita da morire quando la tocca in parti intime e, diciamo, le usa un comportamento poco innocente, quando le viene proposto di cambiare lavoro, di passare da essere una semplice cameriera a sorvegliare incontri erotici, dando indicazioni ai due ( o più) amanti su come comportarsi, vestendo de costumi a dir poco "succinti" non fa una piega, come se fosse la cosa più naturale del mondo.

Beata questa giovane che non ha mai dovuto sperimentare la discesa a compromessi...
Ah, gli errori di battitura presenti in tutta la recensione, memorabile quello nella chiusa finale, sono suoi, li ho lasciati anche qui, visto che all'inizio della filippica che ha scritto, mi accusa di avere un testo pieno zeppo di refusi.

L'unica cosa che mi risolleva è avere letto le altre sue recensioni e avere capito che il problema forse non è il Rouge...

Secondo lei Fulvio Ervas  e il suo strabiliante "Se ti abbraccio non aver paura"  non sono malaccio ma

"Per quanto riguarda invece lo stile, mi ha lasciata un po' delusa, soprattutto all'inizio."

Infatti per lei

"La materia, ripeto, è buona, ma secondo me avrebbe potuto essere trattata in un modo diverso, con un leggero approfondimento che non avrebbe fatto male." 

e che dire dei romanzi di Federica Bosco?

"Va bene l'amore eterno, ma l'amore immutabile e stereotipato è un'altra faccenda."

Se lo dice lei...

Insomma, avrete capito che sono in buona compagnia e che non mi dovrei preoccupare troppo di questa ragazzina che, beata lei (di nuovo), non ha ancora avuto delusioni e dolori nella sua vita e può tirare linee diritte e giudizi netti.

Però ci resto male lo stesso, perché sono fatta così e perché è la vigilia Natale e so già che passerò la sera a rileggere il Rouge e a chiedermi se devo inserire nella sinossi pubblicata da Amazon la dicitura "Consigliato a un pubblico adulto o giovane ma di ampie vedute" 

Ci sentiamo domani per gli auguri, oggi proprio non ne ho voglia.

4 commenti:

  1. come dici tu anche le recensioni negative servono, anche se non sono piacevoli. Comunque non dare troppo peso alla recensione di una ragazzina, non credo possa alla sua età capire completamente il libro, come sono certa che non può capire che alcune volte nella vita ci sono scelte, magari sbagliate, ma che bisogna fare, o anche non scelte, come quella di portare avanti una relazione sia con tizio che con caio per prendere il meglio di ognuno di loro ;-) Passa un sereno Natale. Silvia

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  2. Grazie Silvia! Lo farò di certo, tanti auguri :)

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  3. Arrivo un po tardi, ma sai gia' come la penso :) Buon Natale!

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    1. Grazie Michi, lo so, per fortuna :) Il fatto è che quest'unica recensione pessima è stata rilanciata ovunque e mi sono molto demoralizzata. La verità è che £fa più rumore un albero che cade che una foresta che cresce". Ma io non mi abbatto a lungo!
      Buon Natale carissima :))

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