domenica 30 dicembre 2012

Anno vecchio, anno nuovo


Domani è l'ultimo giorno di un anno che per me è stato straordinario.

Il 10 gennaio 2012 è nata la scrittrice A.I. Cudil con la pubblicazione del romanzo "La sindrome di Rubens".
Scrittrice è una parola ambiziosa, forse vanitosa, ma in tema di regali natalizi fatemi questo regalo e lasciatemi questo titolo :)

Il 2012 ha visto l'uscita anche di Rouge Club e di Imperfetta.
Un anno con tre romanzi, veramente un anno da ricordare per chi, come me, si è cimentata in un genere letterario in cui non credeva di poter riuscire. E invece ha vinto la sfida con se stessa.

Si può sempre migliorare e spero che per l'anno nuovo potrò scrivere romanzi più belli e più avvincenti.

Devo ringraziare le mie lettrici, ma anche i miei lettori, che mi hanno seguita in questo viaggio nelle passioni dell'animo umano e mi hanno sostenuta e spronata.

Grazie ai miei libri ho scoperto delle donne eccezionali e questo, al di là delle vendite, delle recensioni, belle e brutte, è quello che ha più valore e che mi arricchisce come persona.

A loro e, a tutti i miei lettori, auguro di trascorrere come meglio desiderano la fine di questo anno.

Ogni nuovo anno è un dono immenso ed è questo che merita di essere festeggiato, ogni nuovo giorno in cui possiamo dare e ricevere amore.
Vi lascio con una frase del Dalai Lama che condivido pienamente:

"Ci sono solo due giorni all'anno in cui non puoi fare niente: uno si chiama ieri, l'altro si chiama domani, perciò è oggi il giorno giusto per amare, credere, fare e principalmente vivere"


lunedì 24 dicembre 2012

Buon Natale


Un gran brutto regalo di Natale

Sono profondamente amareggiata per una recensione che sta facendo il giro del web.
L'ha scritta una ragazzina di diciassette anni che, vista la giovane età, forse non avrebbe mai dovuto leggere "Rouge Club". Perché non lo ritengo un romanzo per ragazzine.
Non sono tanto i toni saccenti e crudeli che usa, nemmeno il fatto che ha pensato bene di postare i suoi pensieri cattivissimi (parole sue) la settimana di Natale, quanto il fatto che essendo così giovane probabilmente l'ha scaricato gratis da uno dei quattro siti che mettono a disposizione il mio ebook piratato.

Le critiche non mi hanno mai spaventata, fanno parte del gioco e le sopporto. Se fatte bene sono uno stimolo a fare meglio. Però quella non è una recensione ma una serie di assiomi volti a dimostrare che se la forma è buona, il contenuto è pessimo perché lei non la pensa così..
Quando io andavo a scuola avevo una brava insegnante che anche quando non la pensavamo come lei ci premiava comunque. Mi sa che questa ragazza non ha avuto la mia fortuna altrimenti non si spiega una frase del genere:

Ripeto, non sono le scene di sesso a scandalizzarmi, quando piuttosto sono rimasta colpita dall'assoluta freddezza con cui vengono raccontate nella maggior parte dei casi, come se fosse un qualcosa di puramente biologico e meccanico, come se bastasse solo una forte attrazione fisica per portarsi a letto Tizio o Caio per una settimana di seguito.

Il fatto che a lei non sia mai capitato, vista la giovanissima età, non implica che non possa accadere, con lo stesso criterio assoluto decide che Miriam non possa, avendo bisogno di soldi, cambiare lavoro senza guardare tanto per il sottile. 

I personaggi, soprattutto all'inizio sono molto piatti e, almeno personalmente, non riesco proprio a digerire la protagonsita della prima metà del libro: ha paura del suo capo ma si eccita da morire quando la tocca in parti intime e, diciamo, le usa un comportamento poco innocente, quando le viene proposto di cambiare lavoro, di passare da essere una semplice cameriera a sorvegliare incontri erotici, dando indicazioni ai due ( o più) amanti su come comportarsi, vestendo de costumi a dir poco "succinti" non fa una piega, come se fosse la cosa più naturale del mondo.

Beata questa giovane che non ha mai dovuto sperimentare la discesa a compromessi...
Ah, gli errori di battitura presenti in tutta la recensione, memorabile quello nella chiusa finale, sono suoi, li ho lasciati anche qui, visto che all'inizio della filippica che ha scritto, mi accusa di avere un testo pieno zeppo di refusi.

L'unica cosa che mi risolleva è avere letto le altre sue recensioni e avere capito che il problema forse non è il Rouge...

Secondo lei Fulvio Ervas  e il suo strabiliante "Se ti abbraccio non aver paura"  non sono malaccio ma

"Per quanto riguarda invece lo stile, mi ha lasciata un po' delusa, soprattutto all'inizio."

Infatti per lei

"La materia, ripeto, è buona, ma secondo me avrebbe potuto essere trattata in un modo diverso, con un leggero approfondimento che non avrebbe fatto male." 

e che dire dei romanzi di Federica Bosco?

"Va bene l'amore eterno, ma l'amore immutabile e stereotipato è un'altra faccenda."

Se lo dice lei...

Insomma, avrete capito che sono in buona compagnia e che non mi dovrei preoccupare troppo di questa ragazzina che, beata lei (di nuovo), non ha ancora avuto delusioni e dolori nella sua vita e può tirare linee diritte e giudizi netti.

Però ci resto male lo stesso, perché sono fatta così e perché è la vigilia Natale e so già che passerò la sera a rileggere il Rouge e a chiedermi se devo inserire nella sinossi pubblicata da Amazon la dicitura "Consigliato a un pubblico adulto o giovane ma di ampie vedute" 

Ci sentiamo domani per gli auguri, oggi proprio non ne ho voglia.

sabato 22 dicembre 2012

Rouge Club e le 50 sfumature

Dopo una giornata bruttissima, quella di ieri, oggi va meglio.
Natale è malinconico, perciò ho deciso che a differenza di tutti gli autori che scrivono racconti di Natale io non lo farò, magari potrei scrivere un racconto dell'ultimo dell'anno, che dite?
Ci proverò!
Ma il post di oggi è dedicato al fatto che ho scoperto di essere stata segnalata qui, mi fa molto piacere!
Non sono impazzita per la trilogia di cui il sito è fan ma mi piace molto l'approccio con il quale gli autori del post hanno proposto Rouge Club. 
Ognuno dovrebbe farsi le proprie idee e leggere i libri senza farsi troppo influenzare dagli altri. 
Sperimentare e provare in prima persona è da sempre la mia teoria. 
Le emozioni non si possono imparare si devono vivere.
Buon sabato sera!

Vi lascio con immagini e parole de Il marchese de Sade

"Il contrario di bellezza non è bruttezza, ma omologazione"

Foto: "Il contrario di bellezza non è bruttezza, ma omologazione."


e se ti stai chiedendo se questa chiusa di post è dedicata a te, sì è per te :)

mercoledì 19 dicembre 2012

Libri da regalare

Visto che manca poco a Natale anche io vorrei darvi qualche consiglio di lettura.



Ho letto un libro spassossimo che si intitola "A neve ferma".
Lo consiglio vivamente perché è proprio scritto bene e la trama originale.
La storia si svolge in una pasticceria di Torino e se siete golosi dovete procurarvi dei dolcetti per poterlo leggere senza languorini.
Stefania Bertola tratteggia personaggi realistici e nello stesso tempo sopra le righe.
Chi ha lavorato in ambienti culinari sa che in quei luoghi il normale non esiste e che tutto è accentuato.
Forse è questo che mi è piaciuto di più, la sensazione di rivivere dei momenti passati.
Poi ci sono le storie d'amore e quelle sono la ciliegina sulla torta e in questo caso è proprio così!

A neve ferma (Femminili)

















Emma Trisciuoglio, aiutante pasticciera laureata in Stele di Rosetta, perde l'amore tre giorni dopo averlo trovato. La signora Elena, invece, l'amore lo insegue invano da trent'anni, e comincia ad avere un po' di fiatone. Per fortuna c'è Camelia, che si innamora senza difficoltà di chiunque incroci la sua strada. Il problema di Camelia, casomai, è il quaderno di ricette che le ha lasciato in eredità suo nonno, scritto in un codice misterioso. Peccato, perché forse, se riuscisse a decifrarlo, potrebbe vincere il concorso ‘Una stella Per Natale’. Lei, però, preferirebbe non partecipare neanche. Emma, invece, parteciperebbe volentieri, anche se Andrea non la ama più. Bianca è l'unica a cui il concorso non interessa, è troppo impegnata nella sua battaglia contro un giovane dottore ripetutamente ladro. Aggiungete un'attrice francese, un apprendista coi piercing e gli imponderabili effetti di un film dei fratelli Wachowski, e preparatevi a qualche ora di intenso divertimento, tra amori al cioccolato e sfide all’ultimo, dolcissimo assaggio.




Se dovete regalare un libro a ragazzi dai 12 ai 14 anni vi consiglio il nuovo libro della bravissima M.P. Black "I viaggiatori del tempo". Un libro che ci riporta indietro nel Medioevo e ci presenta una storia d'amore che travalica i secoli, bellissimo!




Sara e Luca sono gemelli e frequentano la prima media. Le loro giornate scorrono tranquille nella cittadina di Conegliano, nei pressi di Treviso. Dopo una gita scolastica al castello medioevale, la loro vita verrà stravolta. Luca, guidato dalla voce di una ragazza, trova, tra le mura del maniero, una vecchia pergamena che lo invita a non ritornare indietro nel tempo. Luca è sconvolto e comincia anche a fare strani e inquietanti incubi. L’incontro con il vecchio e saggio bibliotecario Achille Strufaldi lo aiuterà a ricordare. Lui ha già viaggiato nel tempo, proprio insieme al bibliotecario, utilizzando la famosa pietra filosofale. E sarà costretto a compiere un altro salto per salvare la vita della sua bella Aurora, una strega guaritrice che lui ha conosciuto nel primo viaggio e che è tenuta prigioniera nel castello di Conegliano dal Signorotto Vincenzo Trestan. Sara lo accompagnerà in questa nuova avventura e, con l’aiuto dell’affascinante e coraggioso Glauco e del lupo mannaro Argento, il gruppo intraprenderà una missione pericolosa per liberare la dolce Aurora. I gemelli comprenderanno che nel Medioevo i pericoli sono sempre all’agguato, rappresentati, soprattutto, dai terribili fratelli Doloron e dalle crudeli e leggendarie fate anguane. Riusciranno Luca e Sara a liberare Aurora e a sfuggire alla vendetta del perfido Trestan? Nel nuovo romanzo di M.P. Black la fantasia si sposa con l’avventura, in una sequenza di emozioni che lasceranno il lettore senza fiato.

Il blog dell'autrice: http://blog.libero.it/MPBLACK/


Per i bambini piccoli invece una raccolta di fiabe veneziane: Fiabe per leoni veneziani.
Dieci storie classiche riscritte in chiave veneziana da altrettanti autori con il comune denominatore di voler far riaddormetare i leoni di Venezia che si sono svegliati. Una storia nella storia narrata anche attraverso bellissime immagini. 
Il ricavato sarà in parte devoluto all'associazione UILDM, per la lotta contro la distrofia muscolare, sezione di Mestre. 




A Venezia è scoppiato il finimondo. Le statue dei leoni che costellano la città hanno improvvisamente preso vita, svegliandosi dal loro sonno di pietra. Ora corrono per campi e calli facendo scherzi e dispetti a chiunque. Rubano i dolcetti ai pasticceri, spingono in acqua i poveri turisti e ruggiscono in faccia ai vecchietti.
Tutti sono spaventatissimi e ai bambini viene persino proibito di giocare all’aperto! Restare tutto il giorno al chiuso, tuttavia, è fuori discussione. Fortunatamente, il piccolo Marco e i suoi amici hanno un piano: raccontare ai leoni delle fiabe della buonanotte.
Le statue, però, esigono solo storie di Venezia! Con un po’ di fantasia, ecco allora che la Bella si addormenta in gondola, Biancaneve diventa candida come una spumiglia e la Regina delle Nevi ghiaccia il Canal Grande.
Riusciranno i nostri eroi ad addormentare i grossi gattoni capricciosi?
Un’avventura è nell’aria…
Dieci riletture di fiabe famose.
Una raccolta per ritornare a sognare destinata a grandi e piccini.
Il progetto sostiene l’associazione U.I.L.D.M., sezione di Mestre.
Il sito del progetto: http://www.fiabeperleoniveneziani.com/ 

E per finire come posso non consigliarvi i miei libri?
Dettagli prodotto Dettagli prodottoDettagli prodotto
Qui potete vederli tutti assieme.
Buon shopping natalizio!




mercoledì 5 dicembre 2012

Adesso basta!


Oggi sarò sgradevole ma sono proprio stanca.
Succede questo.
Nelle ultime settimane sono stata in vetta alla classifica con ben due romanzi: La sindrome di Rubens e Rouge Club. 
Sono dunque diventata visibile.

Il risultato è stato che mi sono stati tolti due giudizi positivi tra le recensioni di Amazon. 

Prima sono rimasta allibita, perché non avevo idea di chi fossero le persone che avevano deciso di togliere la recensione, poi ho letto il post del blog Diario dei pensieri persi in cui spiegavano come Amazon togliesse i giudizi troppo alti temendo che fossero prezzolati (!)
Allora ho capito.

Ieri ricevo una recensione carina da 4 stelle e oggi una meno carina ma da tre.

Niente da dire tre stelle sono buone, peccato che il testo della recensione me lo ricordassi bene, era una di quelle che in settembre mi avevano dato 1 stella e che Amazon aveva già tolto.
Lui o lei hanno ben capito che gli estremi su Amazon non funzionano.
Mi sono fatta notare e lui o lei sono tornati alla carica. 

Vorrei ricordare che quello che si scrive in internet resta per sempre, che mi sono salvata tutte le recensioni che so di chi sono (almeno il nick usato) e come diceva Totò: A ca nisciun' è fess! 

Dunque la prossima volta vediamo di scrivere qualcosa di differente e magari di leggerlo il libro prima di recensirlo.

Sono un po' stufa di questi mezzucci, visto che è la terza volta in tre mesi che mi capita, e sempre con lo stesso libro. Che avrà fatto di male Rouge Club per essere bersagliato in questa maniera?

Sapete che vi dico? 
 Che l'invidia è il primo e il più orrendo dei peccati e che lui o lei invece di perdere tempo con questi mezzucci dovrebbero iniziare a scrivere meglio, così non sarebbe necessario denigrare il lavoro degli altri. Ammesso che ne siano capaci.

E ora che mi sono sfogata vado a preparare il blog per il Natale!