domenica 21 ottobre 2012

Un amore nella Milano romantica di Cristina Contilli



Verso la fine di una vita lunga e ricca di avventure sentimentali, di committenze pubbliche e private e di successi mondani il pittore e insegnante dell’Accademia di Brera Francesco Hayez (1791-1882) scrisse le proprie “Memorie” ricordando anche le donne più importanti della sua vita. Tra queste c’era anche Carolina Zucchi a cui, però, l’Hayez dedicò nel proprio libro un ricordo affettuoso, ma rapido.Erano passati ormai più di quarant’anni dalla fine della loro relazione artistica ed amorosa e questa distanza temporale aveva probabilmente reso lontano e in parte sbiadito il ricordo dell’intensità e della vivacità del loro rapporto... questo romanzo prova a ricostruire l'amore e la passione che legarono Francesco e Carolina e che sono rimasti impressi nelle loro opere.

Io ho letto l'ebook preso da Lulu, ma c'è anche la versione cartacea.

Il mio commento:


Leggere Cristina Contilli è imparare sempre qualcosa di nuovo.
La sua capacità divulgativa è innegabile, il lettore viene subito introdotto nel periodo storico culturale con brevi e significative note, immagini degli stupendi quadri di Hayez, ma anche delle belle litografie di Carolina Zucchi.
La perizia con cui descrive l’ambiente storico culturale in cui si muovono i personaggi, ci permette di immergerci nel momento in cui i personaggi si muovono. Senza dubbio c’è una ricerca attenta delle fonti che sta alla base di questo romanzo e anche questo mi ha affascinata.
È stupendo leggere della grande storia attraverso la piccola storia. Ascoltare Carolina Zucchi che ci parla della sua passione per Francesco e di come il contesto ricco di fermenti risorgimentali incrementi la sua passione. Abbiamo l’immagine di un uomo passionale, amante delle donne, della bellezza e del piacere e di una giovane che coglie l’opportunità di gustare la vita in tutte le sue sfumature.
Bellissima la descrizione di Carolina di come, a distanza di anni dall’inizio della loro amicizia amorosa, basti uno sguardo, mentre lavorano insieme nell’atelier, per riaccendere in loro la passione. Una brace che non si spegna mai e che si alimenta con la reciproca passione per l’arte.



Il bacio, 1859,  forse l'opera più famosa di Francesco Hayez

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