La brava Cristina Contilli mi ha permesso di leggero uno dei suoi libri.
Mi scuso per il molto tempo che ho impiegato per leggere "In love and in exile", ero presa dalla stesura del nuovo romanzo e avevo sospeso le letture. Un po' alla volta ora mi rimetto in pari
Turin-Torino, 1821 Louise De Merodé is a Belgian countess and divorcee who lives in Paris. Her lover is a liberal Italian count. Emmanuele Dal Pozzo della Cisterna is a very liberal nobleman who is dedicated to his cause and the woman he loves. Italy was a chaotic place in post Napoleonic Europe and was prime for revolution. This is a story of two people who involved themselves in the struggle.
La piccola storia nella grande storia. Sullo sfondo di un’Italia
che vuole unirsi e diventare finalmente Nazione, si svolge la vita della
coraggiosa contessa Louise Caroline Ghislaine de Merodé, legata da profondo
amore a Carlo Emanuele Dal Pozzo della Cisterna. Con accurata ricerca storica e
fedeltà nella descrizione dei personaggi l’autrice tratteggia l’affresco della
nobiltà liberale dell’Ottocento.
I due protagonisti vivono la loro storia d’amore nonostante
l’esilio di Emanuele e la sua frustrazione per la situazione di povertà e di
impotenza nei confronti della rivoluzione che non si realizza.
C’è una certa tensione moderna nel fatto che Louise possa
lasciarsi alle spalle il matrimonio fallito solo regolarizzando la sua
situazione. Una premura sentita soprattutto dal nobile italiano che tiene
moltissimo all’onore della sua amata.
Un romanzo che offre spunti di approfondimento storico e
fornisce immagini precise dei personaggi realmente esistiti. Poi c’è quel tocco
piccante che non guasta mai, anzi aggiunge sapore.
Uno squarcio nell’Italia e l’Europa di inizio Ottocento che
incuriosisce e intrattiene. La storia di un amore fedele che dura nel tempo e nelle avversità: una bella storia, vera.